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Monday, March 27, 2006

Care cell of 44 

Week-end passato all’insegna del relax e della buona compagnia.
Sabato Pomeriggio, incontro fugace alla stazione Termini, con un caro amico che non vedevo ormai da più di un anno, gossip, una birretta attorniati da personaggi degni del bar di guerre stellari ed un tramonto che faceva sembrare la stazione termini, la cugina povera del Waterloo Sunset di Kinksiana memoria. Poi la sera la partenza per fuori porta e il pernottamento in un comodo casale, ad alleggerirmi l’anima con pasti luculliani, bagnati da fiumi di Morellino di Scansano e Nero D’ Avola.
Domenica partenza per il lago di Trevignano con pasto annesso in una trattoria da sfascio totale, condita da un sms più che gradito da parte di quelli che considerò molto più che amici nonostante una rilevante distanza geografica…
A parte il regime di digiuno a cui mi sottoporrò da oggi per tutta la settimana, è stato tutto notevole, spero di bissare presto.
Intanto stasera mi preparo ad una rassegna di divx homemade che prevedono in ordine sparso:

-Il Pianeta delle scimmie 3 e 4 (quest’ultimo con Riccardo “Fantasilandia” Montalban)
-Italian Job (quello originale con Michael Caine, si, quello migliore, con buona pace di Charlize “sono bellissima però m’imbruttisco così sembro brava" Theron)
-Modesty Blaise (chi ha detto che Monica Vitti non può essere una swingin’ chick)

Ground control to major Tom…
Passo e chiudo.

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Thursday, March 23, 2006

THE KIDS ARE ALRIGHT 

Per chi fosse interessato alla cultura mod ecco due brevi excursus sulla cinematografia mod
e sulla storia delle mod bands italiane per gentile concessione del decano Tony Face.
Bye

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Wednesday, March 22, 2006

Highway 69 

Ormai vivo sommerso da una marea di giornali immobiliari alla ricerca dell’ appartamento perduto. Vi chiederete molto probabilmente perche’ mi agiti cosi’ tanto per accollarmi un mutuo trentennale ed entrare nel club di quelli che il mutuo, l’ ici e amenita’ varie…

Beh siamo in due allora, ma per il momento e’ meglio divagare.

Domenica scorsa in compagnia degli amici Bonnie Parkers abbiamo suonato (n.d.a. cioe’ noi i V.p.e. ) di spalla all’ ennesima incarnazione dei Fuzztones di Rudi Protudi al Classico village.
Alla fine il buon Rudi si e’ dimostrato ben piu’ disponibile di come lo ricordassi e ci ha intrattenuto per un’ oretta prima (con Enrico anche dopo il concerto) del sound-check con i suoi racconti su Sean Bonniwell, Sky Saxon e soprattutto i miei adorati Pretty Things.
Certo non c’era il pubblico delle migliori occasioni (complice un cambio in corsa della sede del concerto causa la chiusura dello Zoobar) ma il concerto e’ filato abbastanza liscio. Ad aprire le danze sono stati i Bonnie Parkers. Freschi dell’ uscita del loro ultimo disco, hanno fornito la loro mezz’ oretta intensa di punk-rock-garage, con l’ apporto di Leonardo (il vecchio drummer) che sostituiva Alessandro alle prese con un po’ di problemi fisici. Il ns. concerto e’ andato abbastanza bene, o almeno suppongo visto che sul palco si sentiva poco o niente a causa di un soun-check quasi inesistente (stessa sorte ovviamente era toccata ai Parkers), ho anche resistito per tutto il concerto con la giacca modello Sgt. Peppers che avevo brevettato per l’ occasione...

I Fuzztones si sono presentati con l’ ennesima nuova “line up”, che ripescava dal passato Jordan Tarlow alla chitarra con l’ aggiunta dell’ ottima Lana Caldwell al Vox Continental e un bassista e batterista che ammetto non avevo mai visto prima.

Forse non sono il piu’ adatto a giudicarli visto che li ho vsti almeno 5 volte nelle diverse incarnazioni dategli dal buon Rudi, pero’ alla fine della giostra il loro buon concerto lo hanno comunque tirato fuori, certo magari un po’ breve ma comunque all’ altezza.

Introdotto come al solito dal Blues Theme di Davie Allan & The Arrows, Protudi non si e’ certo risparmiato, muovendosi in lungo e in largo fra i dischi che hanno caratterizzato i 25 anni del Culto del Fuzz, dando fondo a tutte o quasi le sue doti istrioniche. Ad essere privilegiato e’ stato soprattutto il periodo In Heat (quando appunto Tarlow era in organico), condito dai soliti omaggi a Screamin Lord Sutch (Jack The Ripper), Sonics (Strychnine) Shadows of Knight (I’m gonna make you mine). Insomma it’s only garage-r’n’r but i like it.

A nome del gruppo oltre ai Parkers e a Michele per essersi destreggiato in una situazione certo non facile dal punto di vista logistico, vanno sicuramente ringraziati i Black Circus Tarantula quasi al completo la ns. fan numero uno Rossella, il buon Antonio “Burattino” , Flavia “Urge Nicotina” e tutti quelli di cui mi sono dimenticato.
Bye


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Thursday, March 09, 2006

Think About it 

Lo svacco di ieri e' il massacro di oggi ? Beh piu' o meno si!!!
Si profilano nubi all' orizzonte sotto forma di Fiere di settore, che per me sono come l' acqua santa per il diavolo. Incrocio le dita, ma ho l' impressione che stavolta mi tocchi per davvero.
Che il lavoro mi lasciasse poco tempo e' ormai risaputo, ma da quando a soulseek ho affiancato anche emule la mia dipendenza dal download si sta dimostrando preoccupante...
Scarico, scarico, scarico cose che probabilmente non avro' mai il tempo (ne' la voglia) di ascoltare.
Vi ricordate quando Lester Bangs, parlava del suo sogno infantile di possedere tutto quello che fosse mai stato pubblicato su vinile ?...
Mah, altri tempi, ora in un giornalismo musicale che e' puro advertising, avrebbe fatto la figura del babbione... Forse si o forse no. Ad essere sincero con il passare degli anni ho cominciato ' ad aprezzarlo piu' come scrittore che come critico. Blasfemia ? Forse. Pero' dai ammettiamolo l' iter secondo il quale stroncavaun disco per poi farlo diventare dopo pochi mesi il suo preferito mi ha sempre lasciato un po' interdetto, insomma adoro il suo modo di scrivere di pancia, il suo raccontarmi dei fatti suoi, ma ogni tanto sul gusto squisitamente musicale secondo me non ci siamo. Ok, la pianto prima che il plotone di esecuzioni si presenti davanti alla porta del mio ufficio.
Ora vado, che ne ho di lavoro da fare e poi stasera proviamo e vorrei staccare un po' prima.
Prima pero' mi permetto di consigliarvi un paio di blog:

Popartx
di Michele Ballerini, aggiornatissimo e sempre interessante.
Men of Dangerous Maybe blog dei Temponauts, ottima band piacentina che unisce magistralmente ricercatezze jingle-jangle e concretezze beat-garage.


Bye

Ascolto:


Pretty Things- Emotions

Yardbirds- Little games
The Action- Rolled gold(a.k.a. Brain)

Leggo:

Lester Bangs- Deliri desideri e distorsioni
Andy Babiuk - Beatles gear revisited
Chuck Palahniuk - Cavie



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Wednesday, March 01, 2006

Mr. Reporter 

Dopo due settimane in apnea, condite da poco sonno, molti caffè troppo zuccherati, strawberry chewingum, junk food etc…etc… è arrivato il momento di tirare un attimo (ma proprio uno) i remi in barca almeno se non voglio rischiare il collasso in stile Ray Davies e dormire per tre giorni di fila.
La trasferta di Brindisi è andata abbastanza bene, dove l’abbastanza si riferisce alla presenza esigua di pubblico al concerto all’Arci di Francavilla, ma non certo all’atmosfera di svacco e rilassatezza della due giorni, che ci ha visto bivaccare come dandy d’altri tempi nella magione del pregiatissimo Marco Primiceri (ns. bassista nonché futuro presidente del consiglio N.d.A.).
E’ stato soprattutto un pretesto per staccare, rincontrare un’amico (Antonio Olivieri), aumentare i ns. skill linguistici attraverso degli stage molto duri negli autogrill pugliesi (Mo’ Sabiii), e suonare anche in situazione unplugged e casalinga per un pubblico internazionale J

Venerdì scorso concerto dei Black Circus Tarantula al Jungle. Sinceramente mi risulta difficile capire come mai un gruppo come il loro debba suonare davanti a quattro gatti e insidiato da orde di dark soprappeso stretti in completini di lattice. Comunque sia, performance più che dignitosa in un contesto decisamente avverso, per cui vedete di non perderli nei loro prossimi live, pena un purgatorio fatto di dischi di Malgioglio. Purtroppo appena tornato a casa mi sono reso conto (si sono un po’ tardo) di avere un febbrone da cavallo tipo 38,5° e un concerto l’indomani al Traffic.

L’empasse e’ stata brillantemente superata (eeh, infatti, sono ancora qui mezzo influenzato) con delle dosi che avrebbero stordito un cavallo di aspirina complex, cugina potenziata della versione che la Bayer vende in Italia, comprata in Spagna un mese fa’. Il concerto con Brackets e Serial Kreepers, per inciso e’ andato più che bene, il pubblico era numeroso e sembra aver apprezzato, soprattutto alcuni che cantavano Maria’s gone (che notoriamente contiene duecento parole e di cui io stesso ricordo poco o nulla), un più abbiamo avuto le new entry di un’inedito Enrico all’armonica e di un Nico in Beatle Boots d’ordinanza. Pollice in alto.

Novità in pentola? Sempre restando in attesa del singolo, stiamo lavorando a dei nuovi pezzi,
Sempre in bilico fra atmosfere folkie e freak-beat.

Bye

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