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Wednesday, March 31, 2004


Post all' insegna dell' autocelebrazione piu' becera e infantile. Quella che vedete sulla Vs. sinistra e' entrata da ieri nel mio
parco chitarre. Ovvero come investire in maniera "oculata" un rimborso assicurativo che aspettavo da ormai tre anni (assicuratori razza bastarda).
In piu' tornato a casa ho trovato un pacco (scrigno), gentilmente inviatomi da un mio amico come regalo anticipato per il mio compleanno. Questo il contenuto:
-Dvd documentario sugli Yardbirds
-Doppio live Velvet Underground "Live at end Cole 1969"
-Cd dati con materiale di Lester Bangs, video Steve Wynn,foto Love a Sarzana,foto Nashville Pussy a Roma, e per la serie death to false metal mp3 rarities di Iron Maiden e un live di Ozzy "come son rincoglionito" Ozzbourne.
-Cassetta bootleg Love a Sarzana (sembra un disco :-) )

Ci sono giorni in cui tutto sembra fare un po' meno schifo non trovate.


Thursday, March 25, 2004

12/8 slow blues 

Cazzo!!!
Un' altra settimana cosi' e ci rimango. Di tanti periodi dell' anno quando e' che doveva assentarsi la mia collega ?
Si perfetto proprio queste due settimane in cui magicamente il lavoro ha ripreso a correre come Ben Johsnon dei tempi d' oro.
Risultato ? Bevo troppo caffe', mangio male, dormo poco e fra meno di un mese giro la boa dei ventinove.
Ah proposito, sapete qual' e' la mia maggiore preoccupazione del momento ? No, fa lo stesso, ve lo dico io, comprarmi una Fender Mustang del 71'. Gia' proprio cosi', cambiano le stagioni, passano le amicizie la Juve fa sempre piu' cagare e la mia unica volonta' e' di riempirmi la casa di chitarre e dischi. Sono patetico eh?
Stasera a meno che qualcuno si faccia saltare in aria in pieno centro, o la polizia metta sotto qualche ragazzino vado a vedermi Coffee and Cigarettes, meglio tardi che mai.
Vi aggiorno anche sulla situazione letture, sto consumando Pegasus Carousel di Micheal Stuart, la storia dei Love raccontata dal loro batterista.
Praticamente un trattato di mitologia.
Nota di colore: adoro Martin Scorsese e la sua serie di film sul blues, ma putroppo ha generato dei mostri, ora tutti ascoltano il blues. Chissa per quanto durera', so solo che mio padre che non ci ha mai capito un cazzo di musica prende le raccolte della republica ogni sabato. Fra l' altro quei pezzi c'e' li ho piu o meno tutti quindi sta buttando dei soldi ma guai a dirglielo...ora pretende anche di usare il mio stereo.

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Tuesday, March 16, 2004

On the Shelf  

Ovvero come prendere un bel pacco.
Premetto che mi piace "buttare" soldi comprando libri sulla musica e non me ne vergogno neanche un po'. Considerare i libri di gente di gente come Peter Guralnik, Richie Unterberger o Greg Russo come libretti di genere è da minorati mentali questo mettetevelo in testa.
D’altronde non ci s’imbatte sempre in un "Please kill me" o in "Carburetor Dung".
Avevo sentito talmente parlare di "Groupie" di Jenny Fabian e Johnny Byrne da non riuscire a contenermi e buttare praticamente nel cesso la bellezza di €. 16,00.
La sinossi è semplicissima, trattasi di un diario che parla di un’ipotetica ragazza Katie(la Fabian) alla scoperta del droga del sesso libero e della musica nella Londra dei tardi sessanta. Ora voglio dire, io non metto in dubbio che al momento della sua uscita abbia suscitato scalpore e sia diventato una sorta di breviario dei ggiovani dell’epoca, d’altronde parlare di fellatio sotto effetto di trip non era pratica ancora diffusa né socialmente accettabile. Ok. Avete ragione. Però se si decontestualizza un minimo il tutto sembra di leggere un diario stile Harmony in salsa freak-beat. Passati i primi momenti d’entusiasmo nei quali si controllano nel glossario le corrispondenze tra i personaggi del libro e le loro controparti reali (Ben-Syd Barret, Davey-Andy summers, Satin Odissey-Pink Floyd), ci si trova ad annaspare tra le pagine persi fra le elucubrazioni senza senso della protagonista e i cliché più beceri da rockstar regalati senza tanti complimenti.
Probabilmente essendo edito dall’Arcana, la traduzione sicuramente sarà una merda e affliggera' oltre misura questo libercolo, ma il punto è che manca totalmente quel myth-making che è indispensabile quando si legge di musica.
Risultato:
Pamela Des Barres "I'm with the band" 3 - Jenny Fabian "Groupie" 0

P.s.: ridatemi "The Dirt" dei Motley Crue almeno faceva ridere di gusto senza tante pretese e dipingeva il gruppo come un manipolo di tossici-minorati (cosa che in realtà sono) rendendoli alla fine anche simpatici.

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Saturday, March 13, 2004


Ladies And Gentleman Arthur Lee, live in Sarzana, 11/03/2004


Alone Again or
A House is not a motel
Andmoreagain
The Daily Planet
Old Man
The Red Telephone
Matbe The People Would be the Times or Between Clark and Hilldale
Live and Let Live
The Good Humor man he sees everything like this
Bummer In the summer
You set the scene
Your Mind and We Belong Togheter
My Flash on you
My Little red book
Signed D.c.
Orange Skies
7 & 7is
August
Singing Cowboy


Basta solo questa scaletta, per farvi capire come mi sono sentito l' altra sera.
Ieri mattina ancora incredulo ho controllato che nella macchina fotografica ci fosse una foto che testimoniasse il mio incontro con Mr. Lee e fortunatamente non mi sono immaginato tutto. Gli 800 km meglio spesi della vita.



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Monday, March 08, 2004

Gerontocomio is the way to go 

Giovedi 11.03.04. Sarzana Jux Tap Arhur Lee & Love
Sabato 10.07.04 Torino Parco della Pellerina The Stooges



Sebbene tenti di resistere all’impulso di vedere all’opera tutte le cariatidi che il music business scongela e ci serve in quest’ultimi anni in quantità copiose, esistono tuttavia delle eccezioni.
I concerti di cui sopra sono l’eccezione, gli ultimi Misfits o gli Stiff Little Fingers rappresentano la regola.

-Ad essere sincero a settembre non mi sono fatto mancare neanche l’accoppiata Cramps-Radio Birdman a Bologna (e ne è valsa la pena). Questo nonostante abbia dovuto subire ore su ore di musica di merda circondato da alternative-punkabbestia e radical-chic punk dell’ultima ora, sotto un sole cocente.
-Ad essere sincero il rapporto fra dischi vecchi e appena usciti, nel paniere dei miei “consumi abituali” pende decisamente a favore dei primi.
-Ad essere sincero, mi vergogno un po’ quando entrando in un negozio di dischi non conosco che pochissime delle nuove band e molte solo per sentito dire.
-Ad essere sincero la vergogna dura solo per qualche minuto, dopodiché continuo a cercare dischi che hanno più anni di me.
-Ad essere sincero, non me ne importa poi molto e sembra che lo stesso accada a molte delle persone che frequento.
-Ad essere sincero Giovedì mi comporterò come un quindicenne lobotomizzato di fronte ai suoi idoli. Scorderò anche quel poco d’inglese che so e farò molto probabilmente la figura del demente ma a chi importa in fondo.

Alcune volte mi domando il perché di questo atteggiamento ma non so darmi una risposta precisa.

Alla luce di tutte queste considerazioni dottore, come pensa di procedere?


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Thursday, March 04, 2004

Qualcuno sa che fine hanno fatto i commenti ?
E perche' ci sono due barre di blogspot, lassu' in cima ?
Attendo notizie...

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