Friday, January 07, 2005
Burn, Burn Baby
Piccola premessa. Avrei voluto parlarvi del concerto di mercoledi' con calma e lucidita', ma tra questo e cio' che leggerete sotto sono intervenuti qualche whisky di troppo e un pc (nella fattispecie quello di casa) che sembra non aver piu' voglia di fare il suo porco lavoro...
Cio' che ne segue sara' un report, cotto e mangiato rubando il tempo al lavoro con punte di personalita' e verve paragonabili a quelle di un Cristiano Malgioglio sotto acido...
Io vi ho avvertito...
Comunque sia mercoledi' sera con il prode Nico, mi sono avventurato nei meandri di Via Libetta (la via ggiovane per eccellenza)per arrivare al fantomatico Rashomon, dopo aver sbagliato locale almeno due volte.
Detto per inciso il Rashomon, e' anche un gran bel posto, spazioso, scarno, un po' Factory Warholiana ad essere ben disposti e larghi di manica, non so da quanto tempo esiste, chiaccherando con i presenti erano pochi quelli che lo conoscevano, comuque sia si e' riempito in poco tempo.
Per primi suonano i Cactus che mi ricordavo diversi (evidentemente non reggo piu' tanto bene n.d.a.) piu' noiseggianti ed arty, invece hanno fatto un set bello compatto di nervoso garage-wave, senza tanti fronzoli che i presenti sembrano aver gradito molto compreso il sottoscritto notariamente rompiballe e revisionista.
Poi tocca agli Intellectuals. Forse non sono la persona piu' indicata per parlarne, visto il mio campanilismo neanche troppo nascosto, pero' mi sono piaciuti come al solito con il loro inconfondibile distillato di punk-garage-blues-soul per cui se non c' eravate siete dei minchioni, con rispetto parlando...Almeno prendetevi il disco. Poi come non nominare il fantastico quanto non programmato supporto da un simpatico personaggio denominato succesivamente "il clown" che ha allietato con le sue "meravigliosamente armoniose" movenze il pubblico sotto palco...
Del dopo concerto ricordo assai poco...
Sicuramente mi sono parlato adosso e sicuramente importunato piu' di una persona...
Fra cui i poveri Antonio "Loveless"(che finalmente ho conosciuto) e Francesco degli Intellectuals, mi ricordo solo vaghi discorsi su scimmie, John Coltrane e Demolition Doll Rods, tutto il resto e' nebbia...
Quindi ragazzi scusatemi se sono stato molesto e inopportuno...ma alle volte capita.
Cio' che ne segue sara' un report, cotto e mangiato rubando il tempo al lavoro con punte di personalita' e verve paragonabili a quelle di un Cristiano Malgioglio sotto acido...
Io vi ho avvertito...
Comunque sia mercoledi' sera con il prode Nico, mi sono avventurato nei meandri di Via Libetta (la via ggiovane per eccellenza)per arrivare al fantomatico Rashomon, dopo aver sbagliato locale almeno due volte.
Detto per inciso il Rashomon, e' anche un gran bel posto, spazioso, scarno, un po' Factory Warholiana ad essere ben disposti e larghi di manica, non so da quanto tempo esiste, chiaccherando con i presenti erano pochi quelli che lo conoscevano, comuque sia si e' riempito in poco tempo.
Per primi suonano i Cactus che mi ricordavo diversi (evidentemente non reggo piu' tanto bene n.d.a.) piu' noiseggianti ed arty, invece hanno fatto un set bello compatto di nervoso garage-wave, senza tanti fronzoli che i presenti sembrano aver gradito molto compreso il sottoscritto notariamente rompiballe e revisionista.
Poi tocca agli Intellectuals. Forse non sono la persona piu' indicata per parlarne, visto il mio campanilismo neanche troppo nascosto, pero' mi sono piaciuti come al solito con il loro inconfondibile distillato di punk-garage-blues-soul per cui se non c' eravate siete dei minchioni, con rispetto parlando...Almeno prendetevi il disco. Poi come non nominare il fantastico quanto non programmato supporto da un simpatico personaggio denominato succesivamente "il clown" che ha allietato con le sue "meravigliosamente armoniose" movenze il pubblico sotto palco...
Del dopo concerto ricordo assai poco...
Sicuramente mi sono parlato adosso e sicuramente importunato piu' di una persona...
Fra cui i poveri Antonio "Loveless"(che finalmente ho conosciuto) e Francesco degli Intellectuals, mi ricordo solo vaghi discorsi su scimmie, John Coltrane e Demolition Doll Rods, tutto il resto e' nebbia...
Quindi ragazzi scusatemi se sono stato molesto e inopportuno...ma alle volte capita.
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