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Tuesday, April 20, 2004

Meet the Bellrays 


Doveva essere un week-end all’insegna del r'n'r' a risollevare le mie sorti e buttare nel cesso il mio lato più emo. Bellrays venerdì', Ray Daytona sabato e Intellectuals domenica. Questo quello che mi pregustavo.
Come al solito i miei programmi fanno farsi fottere con un’estrema facilita e così a causa delle sfighe più varie sono riuscito a vedere solo i Bellrays venerdì.
Prima degli americani un gruppo trascurabilissimo che avrebbe trovato una collocazione ben più consona dentro qualche pub per motociclisti in overdose di testosterone. Ragazzi non e' che voglia fare il Lord Brummel della situazione ma presentarsi con addosso qualcosa di meglio di una maglietta bianca aiuta in certe situazioni non trovate ?
Subito dopo Lisa & Company.
Gran concerto, c'e' poco da dire, nonostante il gruppo abbia suonato perlopiù pezzi che non conoscevo.
Se c'e' una cosa su cui c'e' poco da discutere e' l’energia e la passione di Lisa Keukala, sfido chiunque nel trovare al momento qualcuna/o con la sua stessa carica. Il gruppo da parte sua macinava bene, pur con qualche scivolata non sempre azzeccata nell’hard-psych. Tony Fate e' un grande capace di suonare nel senso buono del termine qualsiasi cosa.
Per la serie famose riconosce a fine concerto il tamburello della buona Lisa e' magicamente scomparso e non so se le sue accorate richieste hanno trovato risposta. Fatemi sapere.
Come al solito presenti le solite facce che animano le serate capitoline, con una gustosa eccezione, il batterista che gli Applicants lasciarono a morire in Valtellina e che invece e' ancora (putroppo ? :-) ) ben vivo e vegeto.


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