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Saturday, February 28, 2004

Piccolo report del concerto di venerdi'.
Premesso che la serata' non era iniziata nel migliore dei modi (alla febbre e alla congiuntive si era aggiunta una delle Juventus piu' brutte della storia), non posso proprio lamentarmi.
Arrivato all' Init verso le 11.00, trovavo il locale quasi deserto. Alle fine saremo stati si e no una cinquantina, praticamente una miseria. Potrei parlare a lungo delle motivazioni che spingono il pubblico indigeno a disertare certe serate, ma sarebbe fiato sprecato per cui vi parlero' un po' dei gruppi.

Intellectuals Piu' che mai devastanti. Ora voglio dire, li avro' visti una decina di volte, ma l' altra sera mi hanno proprio steso. Il punto e' che ormai hanno acquisito una personalita' tale da non passare piu' inosservati, possono piacerti o farti schifo, ma di certo non puoi rimanergli indifferente, soprattutto di fronte al loro modo di stare sul palco.
Come direbbe il buon Ziliani, Incontenibili.

Mojomatics Fino a mercoledi' non sapevo nemmeno come fossero fatti pero' mi hanno fatto un' ottima impressione. Un altro duo, i lagunari sembravano quasi gemelli, stesso taglio di capelli, abiti, corporatura. Musicalmente molto piu' classici degli Intellectuals nel loro approccio al blues e nel suono mi hanno decisamente sorpreso. Bei pezzi, bella presenza, poco parole e tanta sostanza. Menzione d' onore per il chitarrista, grande e con gran gusto. Sorpresa.

Scat rag boosters Il trio lo-fi canadese, due chitarre( di cui una malata terminale di fuzz :-) ) e batteria, ha dato il massimo ha dispetto di un suono decisamnete troppo confuso. Sara' stato il loro aspetto piu' da sfigati che da rocker, oppure il loro sbattersi di fronte a quattro gatti, fatto sta che mi sono rimasti simpatici. Devo essere sincero pero'. I miei ricordi della loro esibizione sono un po' vaghi anche perche' un po' per la stanchezza un po' per l' intruglio di alcool e schifezze per l' influenza ero decisamente fiaccato quando sono saliti sul palco. Deraglianti.

Cosa dirvi saro' un inguaribile romantico, ma penso che se qualcuno voglia veramente capire qualcosa del r'n'r dovrebbe smetterla di leggere riviste scritte da vecchi scureggioni alla ricerca dell' hype ad ogni costo, e sporcarsi invece le mani con concerti come questo decisamente piu sinceri e veri. Sicuramente chi era presente lo sa gia'.

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